Gaffe culturali alle Olimpiadi di Londra

Gaffe culturali alle Olimpiadi di Londra

pubblicato in Lost in Translation - Bloomer Hunting

da il 27 luglio 2012

Al centro commerciale, alle porte del parco Olimpico, probabilmente sono stati solo un po’ distratti, o forse, banalmente, hanno bisogno di un traduttore più capace. Il cartello “Welcome to London” è stato infatti tradotto in arabo al contrario. Per fare un esempio pratico, è come se in italiano avessero scritto “ArdnolAitunevneb”! La solita storia….

Si tratta dell’ultima gaffe culturale in cui Londra si è imbattuta ultimamente, proprio in un momento in cui gli occhi del mondo sono puntati sulla capitale britannica.

Il “fattaccio” segue di poco l’incidente diplomatico che ha caratterizzato la prima giornata di gara di Mercoledì, quando sono state scambiate le bandiere delle due coree nel corso dell’incontro di calcio femminile a Glasgow tra Colombia e Corea del Nord che è così avvenuto con oltre un’ora di ritardo, per il rifiuto della calciatrici nordcoreane di giocare, quando si sono accorte che sui maxischermi la bandiera accanto alle loro foto era quella della Corea del Sud.

Come se non bastasse, tutte le ex-repubbliche dell’Urss sono diventate “Russia” sul sito ufficiale dell’evento. La Bielorussia addirittura “regione”. Georgia e Ucraina infuriate per l’annessione virtuale.

Londra 2012, quindi, è già l’olimpiade delle gaffe e delle polemiche.

Tag: , , ,

Nessun commento su ' Gaffe culturali alle Olimpiadi di Londra '

Lascia un commento